Il problema del ritardo dei pagamento dei lavori pubblici regolarmente realizzati dalle imprese continua a rappresentare, soprattutto per il settore delle costruzioni, un elemento di forte criticità, reso ancora più grave dalle conseguenze economiche dell’emergenza sanitaria da Covid19 in corso.

Il Governo, per sostenere gli enti territoriali e le imprese loro creditrici, ha inserito, nel Decreto Rilancio (DL n. 34/2020), la previsione di un’importante iniezione di liquidità per accelerare i pagamenti dei debiti.

“Grazie al Decreto – afferma il presidente di Ance Lecce Giampiero Rizzo –  sono stati stanziati dodici miliardi di euro per l’erogazione da parte di Cassa Depositi e Prestiti di anticipazioni di liquidità, che consentiranno agli enti territoriali di pagare debiti certi, liquidi ed esigibili, maturati al 31 dicembre 2019. Si tratta di una boccata di ossigeno fondamentale per le imprese, a patto che tali pagamenti vengano realizzati in tempi brevissimi”.

Le risorse stanziate dal Decreto prevedono otto miliardi per il pagamento dei debiti commerciali (diversi da quelli finanziari e sanitari) di Enti locali, Regioni e Province Autonome; quattro miliardi per il pagamento dei debiti degli enti del Servizio Sanitario Nazionale di Regioni e Province Autonome.

La possibilità di beneficiare di questa misura è però condizionata alla formulazione da parte degli enti territoriali di specifiche richieste a Cassa depositi e prestiti.

“Come Ance Lecce – continua il presidente Rizzo – abbiamo chiesto alle pubbliche amministrazioni della provincia di presentare tassativamente entro il 7 luglio 2020 domanda di anticipazione di liquidità alla Cassa Depositi e Prestiti, nel caso siano titolari di debiti commerciali e/o sanitari, certi, liquidi ed esigibili, maturati al 31 dicembre 2019, con l’obiettivo di saldare subito le imprese. Confido che tale invito venga accolto positivamente per dare la possibilità alle imprese finalmente di vedersi saldare i crediti vantati nei confronti del pubblico”.

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