Stamane all’alba nel ghetto di Borgo Mezzanone (FG) è scoppiato l’ennesimo incendio tra le baracche nel quale ha perso la vita il bracciante del Chad MOHAMED BEN ALI’ di 37 anni.
È il quarto incendio in un anno e mezzo che avviene in quel luogo in cui si radunano quasi duemila braccianti e ci vivono in condizioni disumane con precarie condizioni igienico sanitarie e senza alcuna sicurezza.
Borgo Mezzanone come Rignano rappresentano i più grandi mercati di braccia della Puglia nei quali vigono le leggi del Caporalato e della riduzione in schiavitù con la complicità e l’indolenza di tutti i governi regionali degli ultimi anni che hanno solo offerto facce dispiaciute ed azioni del tutto insufficienti a debellare tale sfruttamento che risponde ad una sola logica: il massimo profitto da parte dei padroni.
Ai braccianti non servono le lacrime della Bellanova pronta a regolarizzare le braccia e non i lavoratori e non servono i proclami fatti in campagna elettorale dalle varie coalizioni fatti solo per interessi di potere economico- finanziario.
Ai braccianti è necessaria la mobilitazione per rivendicare i diritti sociali e portare avanti la lotta contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo per una società basata sull’uguaglianza e per il Socialismo.
Alla famiglia di Mohamed Ben Alì giungano le sincere condoglianze del Partito Comunista Pugliese.
Tutta la nostra vicinanza a chi vive nei ghetti e spesso trova la morte per il pane!
WORKERS LIVES MATTER
Il sudore non ha colore!

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